
USA WEST ON THE ROAD: ITINERARIO DI UN VIAGGIO EPICO!
Siamo giunti al 21° giorno del nostro giro del mondo. È la volta del mitico Ovest Americano: California, Nevada, Utah e Arizona. Non c’erano dubbi su come avremmo trascorso quelle ultime 2 settimane di viaggio: da soli sulla strada a macinare km e dormire nei motel.. beh magari quelli con qualche stella in più! Dalle Hawaii saremmo approdati a San Francisco e poi via al tour dei parchi nazionali: i magici deserti dell’Arizona, il Grand Canyon, le luci di Las Vegas, la leggendaria Route 66… fino all’immancabile cartello “The End of The Trail” di Santa Monica a Los Angeles. L’itinerario era ormai pronto: USA west on the road. Più lo guardavo e più sentivo che anche lì ci avrei lasciato il cuore. Se ti sei perso i precedenti episodi del nostro giro del mondo CLICCA QUI.
INDICE DEI CONTENUTI
- Itinerario 14 giorni USA West on the road: LE 10 TAPPE DA NON PERDERE!
- Come organizzare il viaggio? CLIMA, HOTEL, MEZZI
- Quanto costano 2 settimane? TUTTI I COSTI
- USA West on the road: DIARIO DI VIAGGIO
USA WEST ON THE ROAD: ITINERARIO 14 GIORNI
10 TAPPE DA NON PERDERE
- San Francisco
- Zion NP e Bryce Canyon
- Horseshoe Bend
- Lake Powell
- Monument Valley
- Antelope Canyon
- Grand Canyon NP
- Route 66 (Williams-Selingman-Kingman)
- Las Vegas
- Los Angeles
Per chi ha più tempo a disposizione è possibile aggiungere altre destinazioni (come Yosemite NP, Death Valley, Arch Canyon National Park, Palm Springs, Pacific Coast, San Diego, ecc…). Noi ci focalizzeremo su queste 10 tappe imperdibili in 14 giorni. Ma come organizzare al meglio questo on the road? Vediamo subito quando partire, dove dormire, come spostarsi da un posto all’altro… e soprattutto quanto costa orientativamente il nostro tour fai da te!
USA WEST ON THE ROAD: COME ORGANIZZARE IL VIAGGIO?
QUANDO ANDARE: la stagione migliore è quella autunnale o primaverile quando i turisti sono pochi, le tariffe più basse e le temperature miti. Anche in inverno, però, può essere molto suggestivo fare trekking nei parchi nazionali, spesso innevati. A voi la scelta.
COME MUOVERSI: il mezzo per eccellenza di un on the road è ovviamente l’auto. Tuttavia, avendo solo 2 settimane a disposizione, è utile utilizzare anche l’aereo per i tragitti più lunghi come: San Francisco-Las Vegas e Las Vegas-Los Angeles.

- Voli Low Cost interni: compagnia consigliata -> Southwest.
- Auto-noleggio: compagnia consigliata -> Alamo. Prenotate online con largo anticipo e scegliete una categoria di vettura (es. SUV). Ricordatevi di riconsegnarla con il pieno di benzina e all’orario stabilito, altrimenti pagherete un surplus salato! Oltre al costo del noleggio, non pensateci due volte ad aggiungere un’assicurazione più completa con assistenza h24, viaggerete senza pensieri!
DOVE DORMIRE: il vero USA west on the road prevede di dormire nei motel low cost lungo la strada ed in effetti è la scelta ideale per viversi a pieno lo spirito del viaggio. Nulla toglie che si possa risparmiare anche scegliendo degli hotel con qualche confort in più.

USA WEST ON THE ROAD: 6 HOTEL STRATEGICI!
- San Francisco: Seaside Inn 2*, non è il massimo, ma se volete risparmiare in una delle città più care d’America non avrete grandi alternative.
- Kanab: La Quinta Inn & Suites by Wyndham Kanab 3*, molto bello e in posizione strategica, enorme parcheggio gratuito e piscina. Comodo per visitare Zion e Bryce Canyon.
- Page: Clarion Inn Page – Lake Powell 3*, bello e confortevole, parcheggio gratuito, piscina; perfetto per visitare Horseshoe Bend, Lake Powell e Antelope Canyon.
- Williams: La Quinta Inn & Suites by Wyngham Williams 3*, bello e comodo come gli altri hotel della stessa catena, una garanzia insomma. Ottimo per Grand Canyon e Route 66.
- Las Vegas: Hampton Inn Tropicana 3*, ideale per risparmiare senza rinunciare ad una posizione vicina alla Strip, raggiungibile a piedi.
- Los Angeles: Rodway Inn near Melrose Ave 2*, economico nella zona di Hollywood, con parcheggio privato.

USA WEST ON THE ROAD – QUANTO COSTANO 2 SETTIMANE?
Parlando di cifre, per una vacanza di 2 settimane, i costi da mettere in conto sono i seguenti:
- VOLO INTERNAZIONALE: 600-700 euro a/r a persona con bagaglio in stiva.
- VOLI INTERNI: con Southwest -> San Francisco-Las Vegas 72 euro; Las Vegas-Los Angeles 44 euro (prezzi comprensivi di bagaglio in stiva e trolley a mano).
- ESTA USA: 13 euro circa per l’autorizzazione a salire in un volo diretto per gli USA (+ il costo del passaporto per chi non l’avesse già).
- ASSICURAZIONE SANITARIA: sui 100 euro a coppia con Columbus (da fare online).
- SIM CARD AMERICANA: 50 euro circa per 2 settimane (necessaria per avere internet).
- HOTEL: il numero di notti minime consigliate per un perfetto USA west on the road è 12 notti (3 a San Francisco, 2 a Kanab, 2 a Page, 1 a Williams, 1 a Las Vegas, 3 a Los Angeles). Il costo si aggira intorno ai 1850 euro a coppia. Tipo di sistemazione: 4 hotel a 3stelle; 3 hotel a 2stelle; 9 colazioni incluse.
- AUTONOLEGGIO: con Alamo circa 300 euro a settimana.
- PATENTE INTERNAZIONALE (modello Ginevra): 45 euro (variabile), occorrono almeno 10 giorni per ottenerla. Serve sì o no?? In molti stati americani è sufficiente la patente italiana, per cui consultare i siti ministeriali per eventuali aggiornamenti della lista paesi.

PARCHI NAZIONALI USA WEST: se desiderate visitare numerosi parchi nazionali è consigliabile acquistare il Pass Annuale al costo di 80$. Il pass comprende l’ingresso ai principali parchi statunitensi, ad eccezione di Monument Valley e Antelope Canyon che fanno parte del Navajo Nation Reservation, motivo per il quale abbiamo preferito non comprare la tessera. Se siete interessati a tutti i parchi compresi nel pass (o quanto meno alla maggior parte di essi), allora è consigliabile acquistarlo.
Alle spese citate finora bisogna, infine, aggiungere i costi di:
- benzina (molto bassi rispetto all’Italia)
- cibo e bevande (bassi se optate per pub e locali spartani)
- attrazioni extra (variabili in base a cosa scegliete)
- parcheggi (cari… la vera nota dolente nelle città dell’ovest!)
In conclusione facendo due conti, a occhio e croce, spenderete circa 2600 euro a persona.
USA WEST ON THE ROAD – DIARIO DI VIAGGIO

1) USA WEST ON THE ROAD: CALIFORNIA
SAN FRANCISCO
La California rappresenta la nostra prima ed ultima tappa di questo USA west on the road. Dalle Hawaii raggiungiamo in circa 5 ore di volo lo stato del Sole. Prima tappa: San Francisco, città conosciuta da tutti per il Golden Gate Bridge, lo storico ponte rosso sospeso sul Pacifico, una vera icona cinematografica e non solo. Ma al di là di questo ponte che cosa si nasconde?

Beh.. purtroppo poco per quanto mi riguarda. San Francisco si rivela una città complicata fatta di alti e bassi, c’è chi la ama e chi la odia. Di sicuro va vista, ma non ci ritornerei personalmente. Il perché non tornerei a San Francisco? Ve l’ho già raccontato per filo e per segno nel precedente episodio (per leggerlo CLICCA QUI: SAN FRANCISCO: 3 GIORNI TRA STUPORE E DELUSIONE!)
2) USA WEST ON THE ROAD: UTAH
Il vero USA west on the road ha inizio nel cuore del Nevada. Atterriamo a Las Vegas con una voglia matta di metterci in strada il prima possibile! Dopo circa un’ora siamo già a bordo della nostra auto a noleggio, una piccola Kia Soul bianca abbastanza confortevole. Direzione: Kanab, Utah.
ZION NATIONAL PARK
Sotto il sole cocente delle 15, percorriamo il primo tratto di questa nuova avventura tra i deserti del West America. Il paesaggio cambia km dopo km; si vedono mutare gradualmente i colori delle rocce, dal grigio-marrone ad un rosso sempre più rosso. L’adrenalina sale ad ogni curva. Arriviamo all’ingresso di Zion National Park, il primo parco americano di questo viaggio. Lo attraversiamo, purtroppo, solo in auto ma non possiamo fare a meno di fermarci lungo la strada per qualche scatto.

Sono già le 18 e il sole sta calando. Una nuova luce si muove sulle montagne. Le cime s’infiammano di sfumature calde, prima aranciate poi fucsia. Continuiamo a guidare per inerzia fino a raggiungere il nostro hotel a Kanab. Siamo stanchi ma l’entusiasmo ci mantiene svegli, l’adrenalina non vuole smaltirsi, come se il corpo non volesse perdersi neppure un secondo di quel paesaggio incandescente. Il nostro primo tramonto di questo on the road si consuma proprio lungo la strada, tra archi rossi e rocce mozzafiato. Non ho neanche la forza per fotografarlo, lo guardo con gli occhi a cuore e basta.
BRYCE CANYON: IL PARCO MANCATO!
Se c’era un posto che non mi sarei mai persa, per nessuna ragione al mondo, era proprio Bryce Canyon. Il canyon che più mi emozionava e m’ispirava scatti, riprese, passeggiate. Anche in inverno sarebbe stato bello, tutto innevato, con le sue rocce rosse in contrasto con il candore della neve. Ci svegliamo presto carichi di energia e aspettative.

La strada è lunga fino al Bryce ma ce la prendiamo comoda, abbiamo tutta la giornata davanti per poterlo visitare bene. È quasi mezzogiorno quando arriviamo finalmente al bivio per raggiungere il parco… ALT.. vedo una fila di macchine bloccate sul ciglio della strada. Che succede? Una pattuglia di polizia fa segnale di fermarsi. Ci accostiamo senza capire bene che cosa stia succedendo. La strada è sbarrata, non è possibile accedere. Scendiamo dall’auto abbastanza innervositi: cosa caspita significa che non possiamo passare?! Come facciamo a raggiungere il Bryce? Cosa sta farneticando quel poliziotto laggiù?! Tutte domande che rimangono senza risposta per più di mezz’ora.

LA TRISTE NOTIZIA!
Ahimè il sogno di visitare il Bryce l’ho sentito svanire lentamente, sin dal primo segnale della polizia. Volevo illudermi che fosse solo temporaneo, avrei aspettato lì anche un giorno intero pur di vedere il mio canyon preferito. Purtroppo, però, non ci resta che innescare la retromarcia e tornare indietro. La spiegazione a tutto questo arriva poi, in ritardo, come una mazzata finale che non lascia grande possibilità di sfogo: un bruttissimo incidente mortale aveva travolto un autobus di turisti catapultandoli sulle rocce. Numerosi morti, feriti e altri veicoli danneggiati. La strada era stata tempestivamente chiusa per l’arrivo dei soccorsi. Una volta appresa la triste notizia, ci abbiamo messo un po’ per metabolizzarla: chiunque avrebbe potuto trovarsi su quel bus di turisti. E noi l’avevamo scampato per poche ore o addirittura minuti!

COME RISOLVERE L’INTOPPO?
Il nostro USA west on the road non è di certo iniziato nel migliore dei modi, ma non possiamo abbatterci. Ritorniamo in hotel abbastanza provati e distrutti da quelle 6 ore di viaggio buttate al vento. Come rimediare una giornata così negativa? Come recuperare quel tempo prezioso e ormai inevitabilmente perduto? In questi casi si può soltanto improvvisare… d’altronde che on the road sarebbe senza un intoppo da sbrogliare?
Ci fermiamo a pranzo in un pub per riflettere sul da farsi. A stomaco pieno si ragiona sicuramente meglio! “Andiamo a Horseshoe Bend, è l’unico posto che può farci dimenticare del Bryce e di questa brutta disavventura”. Così decisi di giocarmi la carta più forte che avevo per recuperare l’irrecuperabile! Chiodo schiaccia chiodo, o meglio canyon scaccia canyon.. e mica un canyon qualunque, quello più bello forse. Era in programma per l’indomani e a tutt’altro orario di luce, ma chi se ne frega ormai è deciso… ci andremo adesso.
3) USA WEST ON THE ROAD: ARIZONA

Il nostro tour anticipato in Arizona sarebbe iniziato quel pomeriggio del mancato Bryce Canyon. Chi poteva immaginarlo. Oltrepassare il mitico cartello dell’Arizona ci fa tornare subito il sorriso. Stiamo per arrivare a Horseshoe Bend e non mi sembra vero. Avevo scoperto quel magico luogo quasi per caso e me ne ero follemente innamorata. Le aspettative erano già altissime, ma sapevo dentro di me che non potevano essere deluse.
HORSESHOE BEND
Arriviamo nell’enorme parcheggio situato all’ingresso del parco. Da qui non si vede neppure l’ombra del canyon, bisogna incamminarsi a piedi per un lungo sentiero sterrato prima di scorgere qualcosa. I colori dell’Arizona sono quelli che avevo atteso con più ansia. Mentre cammino li osservo nella sabbia e sulle montagne. Sembra di camminare su un altro pianeta in mezzo al nulla, il cratere è vicino e l’emozione cresce ad ogni passo. Ad un certo punto si apre quell’immensa voragine a ferro di cavallo nel deserto.

Wow… la vista lascia letteralmente senza fiato. Non ho mai visto una tale meraviglia naturale. Ogni parola è superflua, i miei occhi rimangono a lungo a fissarla. Come fa la terra ad essere così straordinariamente bella? Mi rendo conto sin da subito che le foto non potranno mai rendervi giustizia, ma ci provo lo stesso.

GLEN CANYON e LAKE POWELL
Il viaggio di ritorno verso Kanab è un viaggio di silenzi. Siamo ancora sopraffatti dalla bellezza surreale di Horseshoe Bend. Sarei rimasta ancora un po’ ma la strada di ritorno è lunga. Tuttavia, non possiamo mica perderci un tramonto in Arizona! Sarebbe da matti! Dove fermarsi dunque? Non ne abbiamo idea, si va all’avventura… Dopo aver superato la famosa diga (Glen Canyon Dam Overlook), ecco sbucare una scritta: Glen Canyon Ricreation Area. All’orizzonte si vede Lake Powell. Mah sì.. facciamola questa deviazione verso il lago, c’è una luce stupenda.

Non sapevamo dove ci avrebbe condotto quella strada sterrata, ma ogni angolo è sorprendente in Arizona, soprattutto se non lo avevi programmato… Ci perdiamo dapprima nel punto più basso del lago, poi ritorniamo sul percorso principale imboccando un altro sentiero off roads, che termina nello splendido Wahweap View Point. Dove siamo finiti? Ci troviamo poco dopo il confine con lo Utah; scendiamo dalla macchina con zaino in spalla e senza una meta. Ecco la vista dell’acqua che s’insinua tra un labirinto di canyon rossastri. Uno spettacolo per gli occhi e una scossa al cuore.

Il bilancio di questa prima giornata del nostro USA west on the road è un concentrato di sentimenti: la delusione di aver dovuto rinunciare a Bryce Canyon, la paura per l’incidente scampato, l’adrenalina per l’Horseshoe Bend improvvisato, la stanchezza dei 300 km fatti a vuoto… E siamo qui, sotto un sole che infuoca le montagne, felici, in mezzo al nulla.
ARIZONA SCONOSCIUTA!
Oggi il clima è splendido e la giornata promette bene. Decidiamo di avventurarci alla ricerca di posti sperduti dove far volare il drone. Trovare una zona che non sia no flight nell’ovest americano è un’impresa piuttosto ardua! In nessun parco è possibile utilizzare droni senza autorizzazioni o permessi particolari, per cui non ci resta che puntare sulle zone fuori rotta turistica. Non possiamo mica tornare a casa senza una ripresa di questi paesaggi, è una follia!

Così ci perdiamo in punti panoramici del tutto ignoti, a goderci il paesaggio desertico: un’Arizona del tutto sconosciuta fatta di sentieri abbandonati e rocce rosse dalle forme curiose, che spiccano imponenti nell’azzurro del cielo. Abbandoniamo la nostra piccola Kia bianca nel cuore del deserto, per dedicarci a qualche ripresa. Non saprei nemmeno localizzare questi punti, di fatto sono luoghi dimenticati forse pure dalle mappe. La mattinata ci passa così, dispersi tra le strade più inedite dell’Arizona. Decidiamo di rientrare a Page per pranzare in un pub irlandese, dove servono hamburger con divine patatine dolci.
5) MONUMENT VALLEY: ATTIMI DI PURO FAR WEST!

È arrivato il momento di visitare uno dei luoghi più cinematografici di sempre: la Monument Valley, un posto che non ha bisogno di parole. Dista 2 ore di macchina secondo Google Maps… ma ce ne impieghiamo decisamente di più. La strada è impegnativa e non c’è linea internet. Siamo letteralmente isolati dal resto del mondo… se si fermasse qui la macchina non sapremmo davvero cosa fare! Questo sì che è un vero on the road 😀

Arriviamo alla valle nel primissimo pomeriggio. Tira un bel vento del deserto e la sabbia inizia ad infilarsi dappertutto fra i vestiti! Ecco apparire i famosi monoliti della valle *_* Wow… è la parola che ormai diciamo più spesso in Arizona. Ad ogni passo è un nuovo “Wow“. Stiamo per intraprendere il Wildcat Trail con la nostra auto, consapevoli di non avere un 4×4, ma sembra fattibile. Il Wildcat Trail è l’unico sentiero con cui è possibile accedere nel parco senza una guida: preparatevi a scenari mozzafiato e una vista ravvicinata dei pendii rocciosi più famosi della valle.
10 PHOTO SPOTS IN MONUMENT VALLEY
- The View Restaurant Point
- Mittens and Merrick’s Butte
- Elephant Butte
- Three Sisters
- John’s Ford Point
- Camel Butte
- Rain God Mesa
- Totem Pole
- Artist’s Point
- North Window
Il percorso inizia appena oltre il centro visitatori del Navajo Tribal Park, ai margini di un ampio parcheggio con splendida vista. La prima cosa che si vede sono gli iconici monoliti della Monument Valley. Fotografarli è proprio una droga! È un continuo fermarsi per immortalare queste meraviglie naturali, frutto di un’erosione millenaria. Il punto panoramico più bello è il John Ford’s Point. In cima a quella roccia che domina la valle ci si sente davvero i protagonisti del Far West. L’emozione è così forte da annullare ogni coordinata spazio-temporale.

Alla fine anche il cielo inizia a tingersi di rosso come la sabbia dei Navajo. La luce si scalda gradualmente saturando ancora di più i colori delle rocce. Un uomo a cavallo con cappello da cowboy sfodera prontamente una frusta 😀 mi ricorda i film che mio nonno amava guardare ogni sera! Ritorniamo al parcheggio per una cena al The View Restaurant. La vista che offre sulla valle è esclusiva, il cibo un po’ meno, ma chi se ne importa! Ultimo sguardo ai monoliti sabbiosi su cui cala un fantastico tramonto.

Lungo il viaggio di ritorno, la stessa strada appare ancora più wild dell’andata: colpa del buio pesto nel deserto! Lunghissimi i tratti totalmente privi di insediamento umano, illuminazione e linea telefonica! Un po’ di paura la mette è vero, ma forse è più un’eccitazione mista all’ansia che possa succedere qualcosa proprio in quel tratto sperduto del mondo. Che cos’è mi rimasto della Monument Valley? Sabbia rossa in ogni parte (pure nelle mutande!), capelli annodati dal vento e attimi di puro Far West. Un luogo che meglio di altri incarna le bellezze dell’ovest americano… prendetela però con le pinze questa mia affermazione… finisce che lo dico puntualmente per ogni posto dell’Arizona!
6) ANTELOPE CANYON: NEL VENTRE DELLA TERRA!

Oggi lasceremo Page per raggiungere l’ultimo imperdibile canyon di questo USA west on the road. Ma prima un altro MUST SEE dell’Arizona ci aspetta non lontano dall’albergo: Antelope Canyon. La scelta tra Upper e Lower Antelope è ricaduta sull’Upper per 2 ragioni: il percorso è più semplice e si apprezzano al meglio i fantastici giochi di luce creati dai raggi solari, che penetrano nelle fessure della roccia soprattutto intorno a mezzogiorno. Il magico slot è visitabile solo tramite tour organizzato (da prenotare peraltro online con largo anticipo). Alle 10 siamo già in fila per salire sul pick-up azzurro che ci condurrà all’ingresso dello splendido canyon.

I turisti sono tanti e ciò rovina un po’ l’atmosfera, ma pazienza non c’è comunque alternativa. L’orario è quello più gettonato per noi amanti delle foto e ci tocca inevitabilmente sgomitare. Tra le 11 e le 14, iniziano a crearsi i particolari effetti luminosi. Ci si diverte a lanciare in aria la sabbia e scattare a raffica nella speranza di catturare il gioco ottico. Che dite ci sono riuscita? *_*

Non è semplice fotografare Antelope Canyon e soprattutto fotografarsi lì dentro! Non sono consentiti treppiedi, aste selfie, zaini e borse. I contrasti luci-ombre metteranno a dura prova qualunque fotocamera o smartphone. Le guide, però, sono sicuramente più allenate e vi aiuteranno volentieri a portare a casa delle foto pressoché decenti… ma lo sapete, ahimè, che il mio standard di decenza mira un tantino alto… ed alla fine non ne esco pienamente soddisfatta degli scatti, ma in fondo non m’importa. L’importante è aver vissuto l’emozione di accarezzare quelle pareti scolpite dal tempo!
7) GRAND CANYON NATIONAL PARK

Tra tutti i MUST SEE dell’Arizona, pensavo che il celeberrimo Grand Canyon fosse il più sopravvalutato. Ma un on the road negli USA non smette di sorprenderti. E così, ignari di quello che ci aspetta, salutiamo Page per raggiungere Williams, la nostra base d’appoggio per la notte. Il cielo purtroppo inizia a cambiare: nuvole grigie si raccolgono all’orizzonte, proprio in direzione del Grand Canyon! Abbiamo poco tempo e la pioggia rischia di farci saltare la visita! Dopo aver perso il magnifico Bryce Canyon, adesso anche il Grand Canyon no…non può saltarci!
LA DANZA DEL SOLE NON FUNZIONA!
Nella disperazione inizio a fare la danza del sole, ma non funziona. A pochi minuti dalla partenza si scatena il diluvio! La pioggia nel deserto è difficile da immaginare eppure esiste e si fa odiare! Le strade s’intasano, non si vede nulla, una tempesta vera e propria si abbatte sul Grand Canyon! Sono già le 16 e siamo ancora in attesa che il temporale ci dia una tregua. Perdo quasi la speranza, ma ad un certo punto sembra aprirsi un pallido spiraglio di sole. Senza alcuna certezza ci avventuriamo verso il famoso South Rim lungo la Desert Drive View ed eccoci giunti al mitico Grand Canyon.

LA VISTA DEL GRAND CANYON
Mai e poi mai avrei immaginato com’era effettivamente dal vivo. Si tratta di un enorme parco in cui la strada all’improvviso costeggia uno strapiombo pazzesco, dal quale si ammira il Canyon in tutta la sua bellezza. Nessuna foto potrebbe rendere l’idea della vastità del Grand Canyon. Ci incamminiamo estasiati lungo il magico precipizio; ad ogni cenno di pioggia, cresce l’ansia di non poter arrivare al Desert View WatchTower, il punto più bello del percorso. Ma per fortuna ci arriviamo 😀 ed ecco sbucare l’antica torre in pietra che domina la veduta del canyon verso Est.

QUANDO IL GRAND CANYON SI TINGE DI ROSA
Il tramonto sul Grand Canyon l’avevo sognato tante volte, ma di certo non con un cielo così brutto! Eppure siamo felici di essere lì, le emozioni non sono state intaccate, sono fresche e vibranti come il sole che tinge quelle vette di rosa. L’atmosfera è speciale e suggestiva. Ci viene voglia di addentrarci in un trail più avventuroso lungo la roccia scoscesa! Altre persone in lontananza si sono perfino spinte oltre, nonostante i pericoli di quei pendii! C’è pure freddo e vento, ma non sembra importare a nessuno. Ci sediamo su quelle rocce ad osservare l’imbrunire sul Grand Canyon, mentre svolazzano enormi corvi neri sulle nostre teste! Una scena che difficilmente potrò dimenticare.

La quiete dopo la tempesta sì.. ma non era affatto stabile! Fortuna che ci aveva graziato all’ultimo minuto per darci un assaggio del Grand Canyon. E meno male! Un’altra rinuncia in questo on the road non so se l’avrei retta. Ripenso a quanto sarebbe stato bello il Bryce se quel maledetto destino non si fosse messo in mezzo! Chissà magari diventerà un pretesto per tornare in questi luoghi un giorno, chi può dirlo. Al bicchiere mezzo vuoto ho sempre preferito il mezzo pieno.
8) USA WEST ON THE ROAD: ROUTE 66
Questa mattina il temporale è già un lontano ricordo, il sole splende in un cielo azzurrissimo. Siamo pronti per una nuova tappa di questo USA west on the road: la mitica Route 66! La nostra avventura sulla storica strada americana in realtà era già iniziata ieri al rientro dal Grand Canyon. Avevamo deciso, infatti, di cenare al Pine Country di Williams, un locale dall’atmosfera tipica degli anni 50′. All’interno: icone americane di tutti i generi, ma soprattutto un bancone di gigantesche torte homemade old style e con un’enorme varietà di gusti!
Iniziamo a percorrere la Mother Road carichi di allegria. Complici le canzoni della nostra playlist americana, preparata con cura per allietare il viaggio! Cominciamo a cantare a squarciagola “Everything you want, you Got it!” mentre ci dirigiamo verso la simpatica cittadina di Selingman, prima tappa della Route.
SELINGMAN: LA CITTA’ DELLE AUTO COLORATE!
Selingman non è solo un piccolo agglomerato di case che si snoda lungo l’antica strada, è un tripudio di colori e spot fotografici dedicati alla Route 66. Protagoniste le innumerevoli auto vintage dai toni pastello, dislocate in ogni dove! Noterete diversi tipi di vetture, dalle tradizionali auto della polizia americana alle vecchie roulotte.

A Selingman si respira davvero il mito americano, basta entrare nei suoi negozi che espongono migliaia di oggetti tipici. Due i più famosi: l’Historic Seligman Sundries e l’Angel & Vilma Delgadillo’s Gift Shop che funge anche da centro visitatori! All’esterno potrete addirittura farvi una foto con i personaggi del film d’animazione riprodotti fedelmente!
KINGMAN
Kingman è un’altra tappa rinomata della Route 66. Qui potrete fermarvi per un pranzetto nel tipico Mr D’Z diner anni ’50, un locale dai colori inconfondibili rosa e verde acqua!
Nelle vicinanze potrete scattarvi una foto con la scritta a terra della Route 66 all’interno di un parcheggio! Di scritte più belle e sulla strada ce ne sono altre, ma si trovano in tratti che purtroppo noi non attraverseremo, per cui ci accontentiamo di questa.

HACKBERRY GENERAL STORE
Prima di raggiungere Kingman, ci fermiamo al famoso Hackberry General Store. Qui potrete scattarvi la classica foto con le due storiche pompe di benzina (non funzionanti), ma non solo… Ad accogliervi anche una splendida Corvette rossa, mille targhe e cimeli della Route 66. Perfino la toilette del negozio è da fotografare! E non finisce qui… potrete anche scrivere una dedica su una banconota straniera e appenderla lì come ricordo! Non potevamo che scegliere i soldi cinesi per scrivere la nostra.

Siamo partiti più di un mese fa per la Cina, la nostra prima tappa di questo giro del mondo. Abbiamo attraversato il Pacifico, passando per l’Australia e le Hawaii; abbiamo percorso 2200 Km tra i deserti del Nevada, Utah e Arizona. Siamo arrivati sulla Route 66 per il nostro primo anniversario: un mese di matrimonio! E’ già passato un mese dalle nozze e anche di viaggio?! Non mi sembra possibile.. Lasciamo 10 Yuan in questa vecchia stazione della Route: “From China to Route 66 Round World Trip – First Month of Marriage” *_*
9) USA WEST ON THE ROAD: LAS VEGAS

Sono circa le 15 quando arriviamo nel cuore pulsante di Las Vegas. Festeggeremo qui il nostro primissimo mese di matrimonio, nella città più stupefacente del West America. Cosa fare in questa magica notte a Las Vegas? Ve lo racconto in un articolo dedicato. Per leggerlo CLICCA QUI: Una notte a Las Vegas? Cosa fare!
10) USA WEST ON THE ROAD: LOS ANGELES

Los Angeles non era soltanto l’ultima tappa di questo USA west on the road, ma anche di tutto il nostro giro del mondo! Solo 3 giorni e saremmo rientrati in Italia dopo ben 35 giorni di viaggio attraverso i continenti. Il famigerato cartello di Santa Monica “The End of The Trail” che segna la fine del viaggio era ormai alle porte. Come sarà il finale di quel sogno che stava per compiersi del tutto? Quali emozioni avremmo portato a casa? Ve lo racconto nell’ultimo episodio dedicato a Los Angeles, la città dove i sogni diventano realtà.
STAY TUNED….

1) CINA – Città Proibita: alla ricerca del vero Oriente a Pechino!
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5) AUSTRALIA – Blue Mountains: 3 giorni nella foresta australiana
6) AUSTRALIA – Sydney: un compleanno dall’altra parte del mondo!
7) HAWAII – Hawaii: viaggio all’avventura nella magica Oahu!
8) USA WEST – San Francisco: 3 giorni tra stupore e delusione!
9) USA WEST – USA west on the road: itinerario di un viaggio epico!
10) USA WEST – Una notte a Las Vegas? Cosa fare!
11) USA WEST – Los Angeles e la fine di un grande viaggio!
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